MOSTRE
Mostra “Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo”
Al Centro Culturale Altinate/San Gaetano
Dal 02/10/24 al 23/02/25
Da martedì a domenica, dalle ore 9:00 alle 19:30; lunedì dalle ore 14:30 alle 19:30. Aperture straordinarie: 24 dicembre, dalle ore 9:00 alle 14:00; 25 dicembre e 6 gennaio, dalle ore 14:30 alle 19:30; 1 gennaio, dalle ore 14:00 alle 19:30
Raccontare storie senza tempo riuscendo a incantare il pubblico è considerata una vera e propria arte, ma dietro l’immediatezza tipica del risultato artistico perfetto si nasconde – come spesso accade nel mondo dell’arte – un lavoro di ricerca creativa che dura anni, generalmente ignoto a chi ascolta queste storie.
L’esposizione racconta al visitatore i capolavori di Walt Disney riconducendo le storie alle antiche matrici di tradizione epica: sono i miti, le leggende medievali e il folklore, le favole e le fiabe che costituiscono da secoli il patrimonio archetipico narrativo delle diverse culture del mondo, un vero e proprio melting pot tra i diversi continenti. Queste sono anche le sezioni tematiche della mostra, in cui trovano collocazione le storie più famose da cui sono stati tratti i film Disney e vengono presentate in chiave narrativa attraverso l’esposizione dei bozzetti preparatori di ricerca creativa, incentrati sull’esplorazione di personaggi, ambientazioni e trame narrative.
Il percorso espositivo si arricchisce di uno speciale percorso interattivo concepito per i più piccoli (dai 4 ai 10 anni) con numerose attività educative divertenti: dalle immagini del Grillo Parlante, che attraverso alcune domande invita i bambini a guardare dentro un piccolo spioncino, ai puzzle magnetici con cui ricostruire personaggi e riordinare la sequenza delle scene dei capolavori Disney, fino a un luogo a loro completamente dedicato per disegnare i personaggi più amati e portare con sé un ricordo della loro avventura. Lungo le sale espositive, inoltre, adulti e bambini possono scattarsi una foto ricordo con i protagonisti più iconici delle storie della Disney Animation, o ancora, sentirsi principi e principesse per un giorno sedendosi sul trono del castello incantato come in La Bella Addormentata nel Bosco.
I costi e le modalità di accesso sono disponibili su
Ticket24ore.it
Per informazioni
Segreteria organizzativa
telefono 049 4906227
email helpdesk@ticket24ore.it
Gruppi e scuole, email ufficiogruppi@ticket24ore.it
fonte: https://www.padovanet.it/
Matisse, Picasso, Modigliani, Miró
Capolavori del disegno dal Musée de Grenoble
05 ottobre 2024 – 12 gennaio 2025
Palazzo Zabarella prosegue il dialogo internazionale con importanti istituzioni museali di fama mondiale. È ora la volta del prestigioso Museo della Città di Grenoble, tra i più importanti in Europa.
La raccolta di arte grafica del Museo di Grenoble è la seconda più grande in Francia dopo quella del Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou.
130 opere per 47 artisti dei principali movimenti artistici che hanno segnato la prima metà del XX secolo arrivano a Palazzo Zabarella.
Da Matisse e Picasso a Chagall, Miró, e Modigliani, per continuare con Signac, Bonnard, Vuillard, Rouault, Delaunay, Arp, Balthus, Cocteau e tanti altri.
La straordinaria selezione di opere proposta a Palazzo Zabarella nella Mostra “Matisse, Picasso, Modigliani, Mirò. Capolavori del disegno dal Musée de Grenoble”, a cura di Guy Tosatto, già alla direzione del museo di Grenoble, è l’opportunità di scoprire le diverse tecniche e i differenti linguaggi che attraversano gran parte dello scorso secolo. Dalla matita al carboncino, dalla tempera all’acquerello, alla gouacheo al collage, dalla figurazione all’astrazione, i protagonisti delle avanguardie sperimentano su carta composizioni, forme, figure, talvolta accostamenti cromatici, con la libertà espressiva e l’immediatezza creativa proprie di questi mezzi comunicativi.
La mostra di Palazzo Zabarella costituisce senza dubbio una preziosa occasione per confrontarsi con la dimensione più immediata e spontanea della creazione, con il lato più intimo e privato di ciascun artista.
Con questa mostra affascinante Palazzo Zabarella ha voluto proporre un approccio diverso e molto originale, per comprendere le sperimentazioni dei movimenti e dei protagonisti che hanno profondamente rinnovato la visione e la rappresentazione della realtà nella prima metà del Novecento.
“Il mio disegno al tratto è la traduzione diretta e più pura della mia emozione” affermava Henri Matisse.
Acquista il biglietto: https://www.zabarella.it/mostre/matisse-picasso-modigliani-miro
LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI
Capolavoro di Giotto: rivoluzione nell’arte occidentale
La Cappella degli Scrovegni di Padova, dedicata a Santa Maria della Carità, è celebre per gli straordinari affreschi di Giotto, realizzati tra il 1303 e il 1305. Questo capolavoro rappresenta una pietra miliare nell’arte occidentale, segnando una profonda rivoluzione artistica.
Gli affreschi narrano la Storia della Salvezza attraverso due percorsi: le Storie della Vita della Vergine e di Cristo sulle pareti e sull’arco trionfale, e un ciclo che include Vizi, Virtù e il Giudizio Universale. Giotto introduce innovazioni rivoluzionarie nella rappresentazione dello spazio, anticipando le teorie rinascimentali sulla prospettiva, e nell’espressione dell’emotività umana.
Il soffitto voltato presenta un cielo stellato con tondi raffiguranti Maria, Cristo e i Profeti. Nel presbiterio si trova una scultura della Madonna con Bambino di Giovanni Pisano.
L’opera di Giotto nella Cappella degli Scrovegni è stata riconosciuta come Patrimonio Mondiale UNESCO nel 2021, all’interno del sito “I cicli affrescati del XIV secolo di Padova”.
Per info e prenotazioni:
http://www.cappelladegliscrovegni.it/index.php/it/
L’Orto Botanico
Pioniere della biodiversità: dall’antica farmacologia alla scienza moderna
L’Orto Botanico dell’Università di Padova, fondato nel 1545, è uno dei più antichi al mondo. Nacque come “giardino dei semplici” (hortus simplicium) per coltivare piante medicinali, essenziali per la farmacologia dell’epoca.
L’Ateneo padovano era già rinomato per gli studi botanici applicati alla medicina. La creazione dell’Orto, promossa dal professor Francesco Bonafede, mirava a facilitare agli studenti l’identificazione delle vere piante medicinali, contrastando errori e frodi dannose per la salute pubblica.
Sotto la guida del primo custode, Luigi Squalermo detto Anguillara, l’Orto arrivò a ospitare circa 1800 specie. Per proteggere le preziose piante dai furti, fu presto circondato da un muro circolare, da cui derivarono nomi come hortus sphaericus o hortus conclusus.
Grazie ai possedimenti e ai commerci della Repubblica di Venezia, l’Orto si arricchì continuamente di specie esotiche, consolidando il ruolo di Padova come centro di introduzione e studio di piante provenienti da tutto il mondo.
Il Giardino della biodiversità ospita circa 1.300 specie in ambienti che simulano i diversi biomi terrestri, dalle zone tropicali a quelle aride. L’organizzazione delle piante segue una suddivisione fitogeografica, offrendo ai visitatori una rappresentazione della biodiversità nelle varie fasce climatiche del pianeta.
Il percorso “Le piante e l’ambiente” propone un viaggio attraverso la vegetazione mondiale, focalizzandosi sulle forme di vita vegetali piuttosto che sulla prospettiva umana o animale.
La sezione “Le piante e l’uomo” esplora il ruolo delle piante nell’evoluzione umana, dal nutrimento alla medicina, attraverso pannelli informativi, filmati e exhibit interattivi.
All’esterno, aiuole tematiche presentano specie compatibili con il clima locale, come piante commestibili, aromatiche e giardini fioriti. Questi spazi sono aperti a implementazioni per scopi scientifici e divulgativi.
Per info e prenotazioni: